Come di consueto l’Editoriale di Dario Benetti apre il nuovo numero di Quaderni Valtellinesi puntando l’attenzione sul venir meno del senso della realtà nel mondo contemporaneo, un problema sempre più grave che vede il prevalere di soggettivismi e ideologie rispetto al ragionevole ascolto delle esigenze dell’uomo e dell’ambiente che ci circonda. Nella rubrica Una cultura per vivere Robi Ronza intervista Oreste Forno uno dei più importanti scalatori valtellinesi. Forno racconta la sua storia, quella delle “due montagne”, vissute tra gli Ottomila dell’Himalaya e il non meno importante trekking sulle creste delle Orobie, non “terreno di sfide, ma luogo dove raccogliere emozioni e soddisfazioni”. Dalla Valtellina e dai Contadi si apre con la rievocazione firmata da Claudio Spini di un episodio poco conosciuto del periodo della Seconda Guerra Mondiale, i campi estivi delle Aquile Randagie. Abolito lo scoutismo nel 1928 da Mussolini, questa esperienza trovò, con un nuovo nome, nell’isolata Val Codera il luogo ideale per proseguire di nascosto la propria attività. L’articolo successivo, di Franco Benetti, resta in zona e ci racconta di scoperte, una incisione in alfabeto preromano, e di valori storici e geologici della di San Giorgio di Cola, nucleo situato in Valchiavenna, all’imbocco delle Valli di Codera e dei Ratti. Nel quadro della valorizzazione delle nuove aziende agricole valtellinesi, Dario Benetti intervista Veronica Baruta, titolare dell’azienda Radici alpine a Castionetto di Chiuro. Si tratta di una azienda tutta al femminile che produce vino bianco (da vigneti PIWI a Castionetto e ad Albosaggia) e miele. A seguire, lo stesso autore documenta le eccezionali scoperte alla Sassella, nei pressi di Sondrio, con nuove incisioni rupestri dell’età del Ferro che confermano l’antichità della devozione per questo luogo, ancor prima dello sviluppo del cristianesimo. Dalla Valtellina e dai Contadi si conclude con due articoli riguardanti altri luoghi sacri: la Madonna del Sassello a Bormio, di Stefano Zazzi, finalmente avviata a lavori di recupero e restauro, e la chiesa di Santa Maria di Ruscaine a Regoledo di Cosio (prima parte), di Piergiovanni Damiani, antico tempio consacrato nel 1478ai piedi del versante orobico. La rubrica Eppur si muove conclude il viaggio di Cina iniziato nello scorso numero, curato da Giorgio Fornoni, grazie alla sua intervista con Marco Clementi, inviato RAI nel paese asiatico che ci aggiorna sui sorprendenti mutamenti della società locale. Nella rubrica Recensioni, infine, Roberta Muttoni presenta l’ultima pubblicazione della Cooperativa editoriale Quaderni Valtellinesi, firmata da Piergiovanni Damiani ed è dedicata ad una lettura di tutte le fonti di archivio sull’antica chiesa di San Salvatore di Albosaggia.
La chiesa di San Salvatore ad Albosaggia sorge nella Valle del Livrio. Attraversata dall'omonimo torrente, fu storicamente importante per la mulattiera che la collegava alla Val Brembana e per le miniere di ferro. Citata dal 1277 in un atto del vescovo di Como, la chiesa risalirebbe al 537. Il volume, arricchito dalle foto di Gianfranco Scieghi, ne ripercorre storia, tradizioni e attività minerarie tramite ricerche inedite e racconti locali.
02 Agosto 2025
29 Aprile 2025
11 Dicembre 2024
Era l'ottobre del 1981 quando si diede alle stampe il primo numero del periodico culturale Quaderni Valtellinesi (QV). Il motto, allora come adesso, è: “la cultura locale e il mondo”. Ci siamo lasciati nel novembre del 2017 con il numero 124 e da allora il silenzio non è stato passivo ma è servito per capire quale futuro disegnare per QV. Abbiamo preso fiato, in tutti i sensi, dal punto di vista umano e da quello economico, per interpretare al meglio i tempi che stiamo vivendo e che rendono necessario un cambiamento anche nelle modalità di comunicazione. Oltre un anno di lavoro per mettere a punto, grazie anche al contributo decisivo della Banca Popolare di Sondrio, il nuovo cammino di QV e della sua Cooperativa Editoriale. QV torna, dunque, con cadenza quadrimestrale, nel suo più classico formato cartaceo, decisamente rinnovato nella veste grafica, ma anche in formato digitale. Grazie al nuovo portale web infatti si può ora acquistare e leggere online il singolo numero di QV e ci si può abbonare. Non solo, con l'abbonamento si guadagna il diritto alla consultazione dell’intero archivio del nostro periodico - oltre 38 anni - di Quaderni Valtellinesi.